Lo chalet immaginato
Icona ha immaginato e realizzato una chalet al piano attico di un edificio pluripiano nel cuore di Champoluc, trasformato in un nido ligneo accogliente e intimo .
L’attico, che si sviluppa su una doppia altezza parzialmente soppalcata, è stato spogliato dei rivestimenti esistenti e rifoderato con l’essenza calda e avvolgente del biolarice evaporato, tintato e customizzato con spazzole di ferro per conferire al legno una tattilità rustica e scabra grazie all’esperienza di artigiani locali. Anche le travi esistenti sono state trattate in modo da conferire omogeneità rispetto ai nuovi rivestimenti.
Gli interventi più evidenti riguardano sicuramente il core centrale della casa, costituito dal living e dal dining che fanno corpo con la scala interna.
In questi ambienti comunicanti è possibile percepire la ricerca del ritmo e della proporzione, giocate principalmente sulla relazione tra la scala, i pilastri-quinta che separano la cucina dal living e i tre accoglienti gradoni-panca, disegnati come un dislivello confortevole su cui inerpicarsi e guadagnare l’inquadratura della finestra in alto, da cui contemplare un’indimenticabile vista del Monte Rosa.
Come in tutti i progetti di Icona, anche in questo caso l’attenzione per i dettagli è impeccabile: giocando su un equilibrio sempre molto calibrato tra istanze diverse, come il recupero e il refitting di vecchi mobili carichi di valore affettivo (il tavolo della cucina, le due poltrone) e il disegno su misura degli spazi del living, delle camere, della cucina e dei bagni.
La signature principale è riconoscibile nella scansione e nel ritmo accentuatamente verticali delle finiture in legno.
I colori e le finiture sono ridotti ed essenziali e attingono all’eleganza senza tempo delle abitazioni di montagna. Il coinvolgimento di maestranze del luogo è un ulteriore ingrediente di quello spirito della montagna che è possibile respirare in ogni angolo di questo interessantissimo chalet immaginato. Una nota di storicità è donata poi dalla presenza di due filikli, (ALTAI) che più che tappeti sono opere d'arte stese su pavimento. Le loro colorazioni, le loro tessiture (da sempre utilizzati dai nomadi curdi ed anatolici come giaciglio e isolante nella tenda) sono pezzi unici, e donano un carattere all'abitazione che accompagna quella sensazione di calore e passione che sono gli oggetti fatti con passione riescono a tramandare.